IL KUNG FU

 

La parola Kung Fu significa letteralmente "abilità conseguita (Kung) da un uomo adulto (Fu)": in altre parole indica l'aver raggiunto maturità e padronanza in un'abilità... Per un bravo dottore, ad esempio, la medicina è il suo Kung Fu. Ecco perché l'espressione isolata Kung Fu ha in effetti poco significato; ne ha solo se è associata all'arte o capacità a cui si riferisce. Ed ecco perché si parla, ad esempio, di Tang Lang Kung Fu (maestria nello stile della mantide).
Il termine generico Kung Fu è entrato nell'uso comune grazie alla diffusione nel continente americano di questo gruppo di arti marziali fin dai primi anni del XX sec., soprattutto in seguito alla diaspora conseguente all'ascesa di Mao che proibì le arti marziali cinesi e ne perseguitò i maestri.

Un termine dal significato analogo a Kung Fu è Wu Shu: con una traduzione abbastanza libera può esser reso come "conoscenza (Shu) della guerra (Wu)". In realtà Wu può anche essere tradotto come "fermare la guerra"... In questa ottica il Wu Shu sarebbe l'arte di fermare o evitare la guerra. La traduzione più adatta è probabilmente quella di Sun Tsu: "l'arte di vincere un combattimento senza spargere sangue".

Un altro termine vicino al Kung Fu è Chi Kung: "abilità conseguita (Kung) nel controllo dell'energia interna (Chi)". Una spiegazione dettagliata del Chi Kung esula dagli scopi di questo scritto quindi diciamo solo che il Chi Kung è la parte di "allenamento" fisico, mentale e spirituale del Kung Fu; nonostante non abbia alcuna applicazione marziale ne costituisce il naturale completamento.

Il Kung Fu (di cui si può leggere una breve storia nell'apposita pagina) è stato diviso in categorie secondo svariati criteri. Due di questi, quelli probabilmenti più utile a fini pratici, sono le divisioni tra stili esterni e interni e tra stili duri e morbidi.
Per stili esterni si intendono quegli stili che lavorano maggiormente sulla forza fisica e sulla preparazione muscolare, per stili interni quelli che prediligono un lavoro sulla meditazione e l'interiorità.
Per stili duri si intendono gli stili in cui i movimenti sono secchi e decisi, per stili morbidi quelli i cui movimenti sono fluidi e armoniosi.
In genere (ma non sempre) gli stili interni sono morbidi e gli esterni sono duri.